La 126 è un’automobile prodotta dalla Fiat dal 1972 al 2000. La commercializzazione in Europa Occidentale terminò nel1991, proseguendo la vendita sul mercato polacco, paese in cui la vettura veniva prodotta dal 1975. Fu l’ultima auto con motore posteriore prodotta dalla casa torinese.
Stilisticamente derivata dalla concept car “City Taxi”, realizzata da Pio Manzù nel 1968, la Fiat 126 venne presentata alSalone dell’automobile di Torino del 1972, con il compito di sostituire la “500”, della quale riprendeva integralmente lo schema meccanico.
La novità tecnica più importante si riscontrò nell’intero corpo della scocca che fu progettata, per favorire la migliore sicurezza all’utente finale, osservando dei nuovi principi sulle “resistenze differenziate”. Tre le novità tecniche sostanziali: lo spostamento del serbatoio del carburante dal vano bagagli anteriore alla parte posteriore della vettura (precisamente sotto il sedile posteriore), il cambio (a 4 marce) sincronizzato (tranne la prima). A partire dal 1978 e solo per alcuni anni verrà anche adottato lo sterzo a cremagliera in sostituzione del classico sistema a vite e settore elicoidale presente sulla 500.
Anche il motore, il noto bicilindrico raffreddato ad aria montato posteriormente a sbalzo, era lo stesso. Come sulla contemporanea 500 R la cilindrata era di 594cm³.
Totalmente nuovi, invece, gli interni, la strumentazione ed i comandi, non privi di un misurato livello di rifinitura.
Le migliorie della 126 erano costituite, essenzialmente, dalle aumentate dimensioni della carrozzeria squadrata che, pur mantenendo invariato il passo, consentiva una maggiore abitabilità, oltre che dalle prestazioni più elevate e dalle accresciute doti di sicurezza.
La 126 era disponibile sia con carrozzeria completamente chiusa (novità rispetto alla “500”) che con tetto apribile in tela (tipico della sua progenitrice).