La Scasada del Zenerù di Ardesio 31 Gennaio
Certo che ad Ardesio c’è il santuario della Madonna, il museo etnografico, le montagne, su fino ai 3000 m, il formaggio e prosciutto locale, la gente con grande cuore ma… nulla a confronto di quanto da secoli si scatena LA NOTTE DEL 31 GENNAIO, nevichi o tiri bufera: dalla valle giungono centinaia di uomini sonaglio, con grandi campanacci legati alla cintola per scacciare l’inverno.
Ogni anno, il giorno 31 Gennaio, ad Ardesio, in alta Valle Seriana, si “scaccia” l’inverno con la “Scasada del Zenerù”, importante e consolidata tradizione del paese, un rituale molto partecipato e atteso, organizzato dalla Pro Loco. Con il 31 Gennaio, appuntamento considerato nell’antichità cerniera tra inverno e primavera, prendono il via i gelidi giorni della merla: in Alta Val Seriana la sera del 31 in migliaia si unisco agli ardesiani per “scacciare” l’inverno, il freddo e la brutta stagione, facendo un gran baccano con campanacci, latte, raganelle piccole e giganti e tutto ciò con cui si può far rumore, in un corteo attraverso il percorso storico delle vie del paese che segue il famoso fantoccio, il quale, ogni anno con sembianze diverse, rappresenta la fredda stagione che sarà simbolicamente cacciata, bruciando attraverso un meraviglioso e suggestivo falò.
Il frastuono è terrificante e più che stare a guardare è meglio buttarsi nella mischia a vivere l’ebrezza di una forma di magia che vuole cacciare Gennaio e risvegliare la natura congelata. Un enorme fantoccio precede l’orda che lo accompagna fino al falò dove, insiema a lui, si bruciano tutti i mali della vecchia annata, mentre un forsennato girotondo di strumenti musicali viventi rutila attorno alle fiamme. Assistere a questa sonora e infernale ‘benedizione’ è un’esperienza unica. Ma datemi retta: portatevi un campanaccio anche voi a scacciare il Zererù-Gennaione! Quest’anno si uniranno alla festa anche protagonisti del ‘Ciamar marso’ di Recoaro Terme, dove un medesimo rituale si svolge l’ultima domenica di febbraio, con i loro particolari strumenti sonori: recùbeli, snàtare, campanacci.
Si tratta di rituali che sono lontana eco dei Baccanali di epoca preromana raffigurati su bassorilievi nel Museo della Città del Vaticano: uomini con le corna e i piedi caprini con una corona di campanelle alla cintola danzano forsennatamente inneggiando a Bacco, all’ebrezza e alla fertilità. Lungo i millenni non si è spenta la memoria popolare di questi riti pagani che uniscono l’ebrezza generata da vino ed eccessi sonori al desiderio della rigenerazione di tutta la Natura, celebrati proprio in una delle notti più buie e fredde dell’inverno.
D’altronde, per lanciare la rivoluzione sociale, gli Anni Sessanta non hanno forse messo in campo ingredienti molto simili a quelli orgiastici dei Baccanali? ‘Sesso, droga e rock and roll’ è lo slogan che li riassume perfettamente. Per i benpensanti non era musica, ma fracasso, distruzione della musica. Anche quella dei riti popolari come il Zenerù viene definita ‘antimusica’. Ecco perché ad Ardesio, la notte del 31 gennaio, si respira un’atmosfera di un preistorico e irrefrenabile concerto Rock, dove a suonare campanacci, corni, raganelle e quant’altro ci dan dentro tutti. Più che uno spettacolo a cui assistere, è un’esperienza da provare: indimenticabile! Per tutta la giornata “Un Cielo di Campane”, un’infinità di campanacci appesi in Piazza Moretto con esibizione del maestro campanaro Mario Valenzano.
Testo Giovanni Mocchi – Immagini Carlo Picinali
MA COME SI SCRIVE IN DIALETTO?
(Scritto dal “Bepi” Tiziano Incani)
GALLERIA IMMAGINI di Carlo Picinali
Informazioni Turistiche, Commerciali, Realtà e Tradizioni presenti sul Territorio Comunale:
HOME PAESE Ardesio ARTICOLI Ardesio ITINERARI Ardesio EVENTI Ardesio NEGOZI Ardesio MANGIARE Ardesio DORMIRE Ardesio LOCALI Ardesio SERVIZI Ardesio AZIENDE Ardesio CASE Ardesio SCUOLE Ardesio ASSOCIAZIONI Ardesio ARTISTI Ardesio WEB CAM Ardesio VIDEO Ardesio