Balòss e Berechì – Furbetto e Birichino in Dialetto Bergamasco
Ci occuperemo ancora di un simpatico termine dialettale, il cui uso veniva riferito soprattutto ai bambini o a ragazzi particolarmente svegli, vispi e dotati di quella sana furberia infantile, si tratta del: “balòss” o del “berechì”.Dovrete convenire che già la pronuncia di questi termini suggerisce ilarità come quando si incontrano ragazzi con quella “cera dè balòss” o “co la cera dè berechì”.
I termini di cui sopra venivano a volte estesi anche a persone adulte, allora il significato risultava un po’ meno simpatico in quanto si intendeva una persona a metà strada fra l’imbroglione, il furbacchione e il truffatore. Il truffatore che spesso abusava della buona fede della gente semplice, in particolare, veniva spesso definito “braghèr”, la cui capacità di creare imbrogli e truffe era a livello di codice penale. Tant’è vero che su questa traccia vi è il detto: “Balòss, braghèr e canàe, s-cioma de l’infèrno” (furbacchioni, imbroglioni e canaglie, schiuma dell’inferno).
Giuliano Tedeschini
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