“L’amùr” (l’amore) è alla base della vita, dei rapporti sociali e interpersonali.
Il carattere dei bergamaschi e quindi anche la tradizione dialettale, è piuttosto schiva nell’esternare i propri sentimenti,tuttavia, troviamo diversi modi di dire a riguardo dell’amore inteso nel senso lato del termine.
“Ciapà amùr, afessiù” prendere amore, affetto, affezionarsi alle persone o a qualcosa, similmente si dice “ìga amùr al laurà, a stödià, al sò paìs “ecc., amare il lavoro, lo studio, il proprio paese….
Ma l’amore potrebbe essere anche non sopraffino quando fosse “amùr interessàt” (amore interessato).
“Indà in amùr” (andare in amore) si dice degli animali allorché si sveglia in loro l’appetito dell’accoppiamento.
“Perdì l’amùr” (perdere l’amore) è invece una brutta esperienza, sia che sia riferita alla persona amata sia che sia riferito al disaffezionarsi a qualcosa.
Che dire poi del lapidario “amùr de fradèi, amùr de cortèi” (amore di fratelli, amore di coltelli), un proverbio che denota come siano rari quei fratelli che si amino di cuore.
Ma, secondo quest’altro detto “amùr e gelosèa i nàs in compagnèa” (amore e gelosia nascono in compagnia) quanto mai vero. Completeremo questa panoramica con “l’amùr e la tós i sé fa cognós” (l’amore e la tosse si fanno conoscere) come dire che, tanto è difficile nascondere la tosse, è altrettanto difficile mascherare l’amore verso una persona. Ma poi si sa che “l’amùr l’è órp” (l’amore è cieco) e ancora “l’amùr l’imbènda i öcc” (l’amore benda gli occhi) ma, a volte anche la ragione…
Per concludere diremo che tutti i giorni abbiamo a che fare con l’amore anche nel senso pratico.
Anch’io, infatti, come tutti voi, tante cose le facciamo “per fórsa o per amùr” (per forza o per amore).
É chiaro che è preferibile, di gran lunga, la seconda motivazione.