Strachitunt Formaggio della Valtaleggio – Vedeseta
Il termine Strachítunt deriva dalla traduzione bergamasca di “stracchino tondo”. Si tratta di un formaggio erborinato a latte crudo appartenente alla famiglia degli stracchini, con i quali condivide le origini e la tradizione. Lo Strachítunt è prodotto con latte vaccino intero con l’antica tecnica delle due paste che consiste nell’unione a strati della cagliata della sera (comunemente chiamata “cagliata fredda”), lasciata sgocciolare in tele di lino per almeno 12 ore, con la cagliata della mattina (comunemente chiamata “cagliata calda”). Da quest’unione si ottiene un formaggio a forma cilindrica con facce piane dal diametro di 25-28 cm con uno scalzo dritto o leggermente tondo di 15-18 cm.
Lo Strachítunt è un formaggio unico perché è prodotto in un’area geografica ristretta, secondo un disciplinare estremamente rigoroso, con una tecnica che non ha eguali nel mondo e affonda le proprie radici nei secoli. L’aria, l’acqua e l’erba della Val Taleggio gli conferiscono un gusto senza paragoni, nato dalla combinazione tra le alchimie della natura e la sapienza di gesti secolari.
E’ un formaggio erborinato appartenente alla famiglia degli stracchini. Prodotto in Valtaleggio dai nostri antenati dalla fine del 1800, è un prodotto dal grande valore nutrizionale e dal gusto tipicamente aromatico. Lo Strachìtunt Valtaleggio è prodotto secondo i metodi della tradizione al fine di valorizzare al massimo le caratteristiche originali di questo prodotto esclusivamente in Val Taleggio con latte della Val Taleggio. Lo Stachìtunt Valtaleggio è un formaggio a due paste cioè ottenuto mescolando la cagliata della sera con quella del mattino. Il latte fresco e intero della mungitura serale è lavorato con una tecnologia simile a quella di tutti i formaggi stracchini; il coagulo è raccolto in fagotti di tela posti poi a sgocciolare per tutta la notte in ambiente a circa 18° C.
La stessa operazione viene ripetuta con il latte della mattina ottenendo un coagulo che verrà posto a sgocciolare per circa 20-30 minuti. In questa fase di lavorazione verranno poste nello stampo le due cagliate (con acidificazioni diverse) tenendo sulle facce piane e sullo scalzo la cagliata fresca, intervallando all’interno cagliata fresca e cagliata della sera precedente. Seguono la stufatura e la salatura a secco. La stagionatura avviene in locali con temperature dapprima attorno ai 10°C e successivamente di 2-4°C. Dopo circa 30 giorni dalla produzione le forme vengono forate sulle facce e sullo scalzo. Le due cagliate, avendo diversa consistenza, non si amalgamano bene e lasciano pertanto dei piccoli spazi che in seguito alla foratura si riempiono di aria. E’ proprio in questi spazio che le muffe naturali iniziano a sviluppare la loro caratteristica efflorescenza.
Durante la stagionatura minima di 75 giorni, si procede alla foratura delle due facce di ogni forma, per promuove lo sviluppo di muffe naturalmente presenti nel formaggio conferendo possibili venature verdi-bluastre. La crosta è sottile e rugosa. La pasta è compatta, marmorizzata, più morbida nel sottocrosta e di colore bianco paglierino con la presenza di striature. Il profumo è caratteristico dei formaggi erborinati, con note prima leggermente lattiche, poi sovrastate da note metalliche. Il sapore è aromatico e intenso, variabile dal dolce al piccante secondo il grado di stagionatura, fragrante e fondente con gradevole retrogusto vegetale.
Le muffe, ossia l’erborinatura, nello Strachítunt, responsabili della piccantezza del formaggio, non sono mai standard e uniformi e possono variare da forma a forma. Questa caratteristica, che all’occhio profano può apparire un difetto, è dovuta alla naturalità del procedimento di lavorazione, che non prevede alcuna aggiunta del penicillum, responsabile della formazione della muffa in altri famosi erborinati come il gorgonzola, e al procedimento di foratura manuale che viene eseguito durante la stagionatura.
La storia dello Strachítunt risale alla notte dei tempi. Dopo diversi secoli di successi, anche internazionali, il formaggio ha conosciuto un periodo di oscuramento. Gli ultimi anni hanno invece assistito alla sua rinascita, anche grazie all’attività del Consorzio per la Tutela dello Strachítunt Valtaleggio. Oggi fa parte dell’aristocrazia dei formaggi, ed è una delle nove DOP bergamasche. Il Consorzio nasce alcuni anni or sono con la finalità di tutelare questo pregiatissimo prodotto ed ottenere il riconoscimento di denominazione di origine controllata e la pratica è a buon punto. Del Consorzio, che ha sede in Vedeseta presso il Municipio,
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