La Patata di Martinengo
La patata di Martinengo è un tubero con buccia gialla e mediamente liscia. La polpa è di colore bianco o leggermente giallo di consistenza media e farinosa. Essendo molto resistente alla cottura, è particolarmente indicata per ricette al vapore, al forno, purea ed alla produzione di gnocchi. Il connubio tra microclima e il terreno del Comune di Martinengo attribuiscono all’alimento un sapore delicato ma gustoso.
Ciò che la rende unica nel loro genere è la sua storia. La patata a pasta bianca era coltivata negli anni sessanta nei terreni di Martinengo, divenendone un vero simbolo della coltivazione locale. Reintrodotta a partire dagli anni 2000, è stato istituito il marchio collettivo di Denominazione Comunale, garantendone la provenienza e la sua unicità. Considerando le proprietà nutritive, la patata di Martinengo contiene pochi grassi e presenta vari tipi di aminoacidi, in particolar modo quelli essenziali. Un aspetto positivo deriva dal contenuto di vitamina C, vitamina B6 e di diversi minerali quali il potassio, il fosforo, il magnesio ed il rame. La Patata di Martinengo rientra nelle patate amidacee, alimento a ridotta densità calorica ed elevato contenuto di amido.
Storia della Patata di Martinengo
La Patata di Martinengo è un prodotto di nicchia da valorizzare. Un tempo era largamente coltivata su tutto il territorio comunale, tanto da caratterizzarne gli abitanti con il soprannome “i Patatù de Martineng”, oggi riscoprendo e valorizzando la tradizione, si propone come valida opportunità di differenziazione della produzione e del reddito agricolo. La “Patata di Martinengo“ è un tubero a pasta bianca, le varietà utilizzabili per le produzioni a marchio devono essere riconducibili per caratteristiche morfologiche e organolettiche alla tipologia tradizionale, coltivata nel territorio comunale di Martinengo, la varietà Kennebec.
Sono ammesse le varietà che rispettano le seguenti caratteristiche di tipicità. Tuberi grossi, di forma tondo-ovale, buccia gialla o giallognola con superficie liscia e occhi superficiali. La polpa deve essere di colore bianco o leggermente giallo, di consistenza media, il contenuto in sostanza secca può essere medio o medio basso in funzione delle diverse varietà. Dal punto di vista morfologico le piante devono avere uno sviluppo vegetativo rigoglioso con foglie grandi di colore verde intenso.
La precocità di maturazione è variabile da precoce a mediotardiva, in funzione delle varietà. L’utilizzo culinario tradizionale è prevalentemente quello della cottura a vapore, al forno e per produzione di gnocchi. Le eccelse qualità organolettiche di questa patata derivano dal connubio tra microclima e terreno propri del Comune di Martinengo.
Tutte le informazioni sul programma della Festa della patata di Martinengo, sui menù e ristoranti e gli eventi collaterali su www.martinengo.org, oppure al numero 0363 988336. Lun-sab dalle 8.30 alle 12.30.
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