Qui alcuni scatti selezionati dello Spettacolo Pirotecnico in occasione dei festeggiamenti per l’ apparizione della Madonna Addolorata in Borgo Santa Caterina.
Nella serata di mercoledì 17 agosto 2016 si sono svolti puntuali dallo stadio di Bergamo i tradizionali fuochi d’artificio mettendo tutti con il naso all’ insù per poter ammirare il cielo che colorava la città.
Al termine dello show , attraversando le tradizionali bancarelle, le numerose persone accorse hanno avuto modo di raggiungere il santuario per ricevere la benedizione davanti al simulacro dell’Addolorata.
( Gallery a cura di Carlo Picinali)
La storia racconta che a mezzogiorno dell’agosto del 1602 una stella illuminò con tre raggi l’Affresco della Madonna Addolorata dipinto nel 1597 da Gio. Giacomo Anselmi, sul muro di una casa presso il Ponte detto della Stongarda. Quei raggi riportarono l’effigie, in alcuni parti assai logorata, alla bellezza originaria. Di quel prodigio e di altri avvenuti in quei giorni, fu testimone una folla numerosa.
L’affresco è da quattro secoli venerato nell’altare maggiore del santuario. L’11 luglio del 1603, il Vescovo di Bergamo Mons.Giovanni Battista Milani benediceva la prima pietra del Santuario, aperto al culto nel gennaio del 1605. Nel 1606 venne scolpito il gruppo ligneo dell’Addolorata sul modello del dipinto miracoloso. Il 24 dicembre 1614 venne benedetta dal Vescovo Giovanni Emo la colonna votiva sormontata dalla statua marmorea dell’Addolorata, posta all’ingresso del Sagrato del Santuario. E’ opera di Antonio Abbati.
Nel 1615, in adempimento a un voto, gli abitanti di Pedrengo eressero l’altare della Madonna di Loreto nel transetto sinistro della chiesa. Sulla palla di autore ignoto sono rappresentati con la Vergine Lauretana anche le Sante Caterina e Maddalena e i Santi Evasio e Silvestro. Il santuario si arricchì di opere d’arte dello Zucco, del Salmeggia, del Gozzi, del Fantoni etc. Negli ultimi decenni del secolo XIX la costruzione venne notevolmente ampliata su progetti di Don Antonio Piccinelli e di Elia Fornoni. Vi operano gli artisti Ponziano Loverini , Giovanni Pezzotta, Giuseppe Riva, Antonio Rota, Nino Nespoli, Luigi Angelini, Attilio Nani.
Il 17 agosto del 1903 il beato cardinale Andrea Ferrari incoronò solennemente l’effigie.
Importanti restauri sono stati eseguiti , all’interno e all’esterno, in vista del quarto Centenario dell’Apparizione.