Sono passati pochi giorni dalla Festa della Sacra Spina di San Giovanni Bianco (Festù dela Spina) ed ecco che oggi 7 Aprile siamo sempre in Val Brembana, ma nel Comune di Dossena.
La Processione della Madonna Addolorata, meglio conosciuta come la Processiu del ” Madunù de Dosena”, cercherò di essere molto breve anche perché ,troverete successivamente spiegazioni e cenni storici più dettagliati nelle nostre rubriche d’approfondimento.
Una Grande Festa ve lo posso garantire, con grande partecipazione, fervore e grande fede da parte di tutta la comunità di Dossena.
Tutti stretti attorno al loro “Madunù” , imponente statua che rappresenta la Vergine Maria che abbraccia il nostro Amatissimo Gesù con la mano destra, mentre nella sinistra, mostra corone e oggetti donati dai fedeli.
La statua viene trasportata per le vie del paese da una ventina di portatori, giovani e meno giovani, vestiti con la tradizionale casacca bluette.
Importante sottolineare che la devozione a questa festa è motivo per molti Dossenesi sparsi nel Mondo di rientro per presenziare come da tradizione nel loro paese natale.
La processione è molto sentita almeno 1500 persone hanno accompagnato la Madonna tanto cara alla gente di Dossena.
Tante persone delle comunità vicine ai loro sacerdoti e rappresentanti istituzionali, con in testa alla processione la confraternita del Santissimo Sacramento, dinanzi alla statua, con paramenti sacri.
La Sacra Reliquia portata oggi da Mons. Davide Pelucchi vicario generale della diocesi di Bergamo insieme all’arciprete di Dossena Don Sergio Carrara (Don Sè esperto fisarmonicista) col tradizionale vestiario d’Arciprete, a seguire il Picchetto d’Onore dell’Arma dei Carabinieri.
Le origini di questa festa pare risalgano al 1600, anche se, il periodo non è del tuto certo.
Sappiamo che in molti paesi della Bergamasca in quel periodo (in altri prima) vi furono tremende carestie oltre che, lo scemare della peste e del tifo.
Di sicuro sappiamo che i Dossenesi fecero voto alla Madonna Addolorata affinché li preservasse da questi tremendi Morbi e dalla carestie che incombevano in quel tempo.
Ancora oggi questa fede e tramandata e spesso si ricorre alla Vergine Addolorata, per le malattie, situazioni famigliari o gravi fatti sociali, offrendo sulla statua oggetti come ringraziamento all’esaudirsi delle proprie richieste.
E bello vedere ancora intere comunità mantenere le proprie tradizioni e la fede verso La Madonna, che come dice sempre Don Guido S è la Mamma di tutti noi, in quanto Donna, Mamma e credente.
“Il capolavoro di Dio pensato per l’umanità”.
Carlo Picinali