Nel 2001 viene presentato il primo iPod. un piccolo dispositivo destinato a rivoluzionare il mondo della musica, ma anche i destini della Apple.
La Apple era un gruppo in difficoltà e Steve Jobs era appena tornato nell’azienda. Il suo fu un rilancio avvenuto in un momento particolare: il mese precedente si ebbe l’attacco alle Torri Gemelle, la Borsa era in sovreccitazione e sembrava del tutto impossibile ogni avventura imprenditoriale.
L’iPod nelle sue prime versioni aveva un involucro di policarbonato bianco, nel corso degli anni e dei vari modelli si sono aggiunti diversi colori e per materiale dell’involucro si è utilizzato l’alluminio.
Nella sua faccia anteriore il lettore è contraddistinto dalla presenza di un dispositivo che funziona come una ghiera girevole, pur non avendo nessun meccanismo in movimento. Questa funziona come dispositivo di input per comandare l’apparecchio e per navigare tra i contenuti e la si utilizza usando un solo dito.
Negli anni, Apple ha provveduto a modificare l’iPod e ad aggiornarlo, arrivando il 6 gennaio 2004 alla terza edizione. Nella medesima data ha provveduto a lanciare l’iPod mini, un dispositivo simile all’iPod ma di dimensioni ancora più ridotte, con chassis in alluminio e prodotto prima in cinque colori, poi ridotti a quattro.
L’iPod, contrariamente ad altri lettori MP3, non permette di operare direttamente sui file al suo interno; si può sincronizzare con il computer attraverso il software iTunes, sviluppato dalla stessa Apple, tramite il quale si possono effettuare acquisti nel negozio di musica digitale online di Apple, iTunes Store. Esistono tuttavia vari software gratuiti di terze parti, alternativi ad iTunes (spesso criticato dagli utenti come eccessivamente invasivo), che permettono all’iPod di interfacciarsi con il computer. iPod supporta le canzoni codificate nei formati MP3, WAV, AAC, AIFF, Apple Lossless e il formato di audio libri Audible.
Gli auricolari standard Apple consentono invece la fruizione della musica praticamente ovunque, con un accettabile grado di isolamento acustico rispetto all’ambiente. Recentemente Apple ha lanciato una nuova linea di auricolari canalari (“In-ear headphones”) di alta fascia di prezzo che, infilati a fondo nel canale uditivo, aumentano l’isolamento rispetto ai rumori ambientali ed enfatizzano la risposta sonora alle basse frequenze. L’uso di questi auricolari in-ear è però tendenzialmente limitato a generi musicali ad alto rapporto segnale-rumore (es. musica da discoteca) a causa della modesta qualità audio, della distorsione e dell’elevato rumore di fondo esibiti da questa nuova tecnologia, inadatta per esempio per la musica classica o il jazz.